Le tocca la pancia per contarne i rotoli, ricevendo in cambio mazzate.
Le cambia pagina mentre legge, fa perdere il segno sul libro, chiude il portatile mentre sta facendo i compiti.
Le nasconde lo yogurt che ha appena tirato fuori dal frigo per farle credere che l’ha già mangiato, disturba le sue videochiamate con le amiche, la fotografa mentre sbadiglia, si gratta la testa o mette le dita nel naso.
Il primogenito annoiato è un temibile stalker.
“Mamma, voglio bloccare mio fratello nella vita come su whatsapp”
“Si chiama omicidio piccola. Non si può”
“Mannaggia”
A meno ventidue -si spera- giorni alla libertà la situazione si fa preoccupante, qui a casa Boggio.