Mi ha tenuto la mano stretta stretta, mentre stava distesa sul lettino.
Ha fatto un respiro profondo e chiuso gli occhi, ma è durato giusto un attimo.
La mezzana desiderava e chiedeva da un anno il piercing all’orecchio e approfittando della fragilità emotiva della sua mamma prima dell’intervento chirurgico ha estorto il consenso.
Ora è la fiera proprietaria di un cerchietto in titanio che le trapassa la cartilagine.
Il primogenito narciso è al suo secondo accesso in palestra, sala pesi.
Sottovalutando la situazione e sopravvalutando la sua -scarsa- massa muscolare ha rischiato di rimanere sotterrato sotto un bilanciere.
Il giorno dopo non riusciva nemmeno a lavarsi i denti, tanto il dolore alle braccia.
La piccola si trucca di nascosto, usa il mio mascara e lo lascia aperto per un giorno, così quando serve a me è inutilizzabile.
Si strucca con le salviettine che servono per pulire i mobili e urla dal bagno per il bruciore agli occhi.
Io ho perso la mia battaglia con i fighissimi pantaloni grigi eleganti acquistati con un saldo irrinunciabile, ché non ne vogliono sapere di allacciarsi, i maledetti.
Saranno difettosi, non c’è altra spiegazione.
Non saremo una famiglia perfetta, ma quanto siamo fashion.