La giornata inizia presto, un po’ perché qui il sole va via per poco la sera e torna presto la mattina.
Pensandomi furba ho portato con me la mascherina nera per dormire, per poi accorgermi che mi faceva sentire claustrofobica e abbandonarla in valigia.
Dopo una strada di pianure sconfinate, montagne buttate là con apparente noncuranza, tanti cavalli e qualche pecora, giungiamo al cospetto di sua maestà, Snæfellsnes. Dal suo cratere Jules Verne si è immaginato di passare per dare inizio al celebre viaggio nel centro della terra.
Noi ci limitiamo ad ammirarlo da lontano, percorrendo a piedi un sentiero accanto alle scogliere, dove gli unici rumori sono quelli del mare e dei gabbiani, fino ad arrivare a una casetta di legno, poco più su di una piccola baia, dove premiarci con una dolcissima cioccolata e un soffice waffle. Chissà, magari davanti a un panorama tanto magico hanno meno calorie.
Il viaggio prosegue in direzione nord, finché non leggo sulla guida di una piccola spiaggia con un faro arancione, sì la strada sembra essere un po’ sconnessa ma cosa vuoi che sia, certo è un po’ lunga ma in fondo cosa abbiamo da fare. E così parcheggiamo la macchina nel punto in cui è stata trovata la tomba di un famoso vichingo, e come indomiti esploratori decidiamo di cercare il faro, a piedi.
In un paesaggio più lunare che mai, tra il nero della pietra lavica e il verde del muschio, nel silenzio più totale camminiamo per oltre un’ora, in uno scenario apocalittico, come soli al mondo. Certo, perché gli altri ci erano arrivati con la macchina.
All’arrivo un panorama spettacolare, il faro arancione proprio lì e spunta pure l’arcobaleno, insieme a una decisione strategica: fare l’autostop per tornare indietro.
Ci incamminiamo fiduciosi nella potenza del karma, visto che ieri abbiamo dato un passaggio a due giovani scozzesi.
E il karma arriva, su una Duster Bianca quattro per quattro con a bordo una coppia gentile, accogliente, ma soprattutto nostri concittadini, trovati proprio qui, nel mezzo del niente.
L’arrivo di questa lunga giornata è in nuovo ostello sul fiordo, davanti a un isolotto, raggiungibile a piedi, con una sola attrazione: un altro faro arancione.