“Mamma, firma qui. Metti pure la x sulla casella del no”
“Scusa, ma cosa sarebbe? Fammi leggere”
“Ma niente di importante, il saggio di musica di fine anno domani, ma non ci tengo grazie”
“Come sarebbe non ci tieni? Certo che lo farai, come le altre volte”
“Mami? Non ci voglio andare nemmeno io al saggio di musica”
“Piccola, che dici? Hai imparato le canzoni, sono mesi che ci sfinisc…ci allieti col flauto e adesso? Certo che ci devi andare, io e i tuoi fratelli saremo in prima fila”
“Io passo”
“Io pure, mother”
“Zitti voi, certo che ci venite. Allora piccola, che succede?”
“Succede che non so cantare”
“Ma no, che dici? Scacco matto la canti benissimo, ti ho sentito io. Come ti è venuta questa idea?”
“Non è un’idea. L’ha detto il maestro di musica. Ci ha fatto cantare uno per uno e i bravi andavano in un gruppo, gli stonati nell’altro”
“Ah. E quindi fa esibire solo quelli intonati?”
“No. Dobbiamo cantare tutti, ma quelli bravi devono farsi sentire, noi dobbiamo solo muovere le labbra”
“Mother, hai sentito? La piccola deve cantare in playback!”
“Ah no, nessuno mette in un angolo mia sorella. Piccola, fatti sentire!”
“Dici? Non so, e se lui si arrabbia?”
“Nessuno può chiuderti la bocca, se hai qualcosa da dire, dillo! Se hai qualcosa da cantare, cantalo!”
“Mi hai convinta! Canterò comunque”
Si prevedono disordini e sommosse mercoledì pomeriggio, all’annuale saggio di musica delle quarte elementari.
Mi sa che mi siedo dietro, vicino alla porta.
Fantastico facci sapere😂
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