“Signora buongiorno! Come posso esserle utile?”
“Buongiorno a lei, ecco le ricette”
“Dunque, vediamo, questo ce l’ho, questo forse arriva nel pomeriggio, ma…aspetti un momento! No posso darle niente!”
“Come? Cosa? Perché? Che ho fatto?”
“Signora, le ricette ripetibili durano sei mesi, queste sono scadute”
“Scadute? No, non è possibile, le ho fatte tornata dalle vacanze, faceva ancora caldo, mi faccia vedere…ecco! Settembre, visto? Sono ancora valide”
“Eh no signora, è settembre sì, ma del 2017”
“Sì, settembre 2017. Quindi, che problema c’è?”
“Come che problema c’è? Signora! Sono scadute da un anno, siamo nel 2018! La matematica non è un’opinione!”
“Ehm…no. Siamo nel 2017. Che è quasi finito, mi rendo conto, però è ancora valido direi”
“Ossignore ma è vero! Mi scusi, ha ragione, è sempre così. No ci posso credere, avevano ragione i miei professori a scuola”
“Perché le dicevano…”
“Beh, ovvio, no? che sono sempre avanti un passo! Vabbè, mi spiace per l’equivoco. Arrivederci”
“E le mie medicine?”
“Ah, già”
Il lavoro del farmacista è impegnativo, non c’è dubbio.
Meno se assumi sostanze psicotrope.