“Buongiorno fanciulle, e auguri!”
“Auguri? Dunque…oggi non è il mio compleanno…è forse il mio onomastico?”
“Ma no piccola, oggi è la festa della donna, e questi fiori sono per voi”
“Festa della donna? E io cosa c’entro?”
“Ahahahah mother hai visto? L’avevo detto io che era di un’altra specie”
“Zitto tu. Certo che c’entri, amore. Sei una piccola donna”
“E io?”
“E tu una giovanissima donna”
“Beh, quindi mother ti saresti la donna anzia…”
“Taci o ti frusto con le mimose”
“E perché si deve festeggiare mamma?”
“Giusto, lo dico anche io. Perché alle femmine una festa e ai maschi no?”
“Si festeggia per ricordare. Si festeggia per non dimenticare. Si festeggia per sperare, che tutte le donne abbiamo uguali diritti e siano sempre rispettate”
“Veramente qui sono io che ho pochi diritti, con tutte voi intorno”
In effetti, in una casa dove i tre quarti della popolazione umana sono femmine, il gatto maggiore è metà maschio e metà no e il gatto piccolo lasciamo stare che è meglio, la vita può non essere sempre facile. Ma visto che il modo migliore per festeggiare è educare le nuove generazioni, qui non ci arrendiamo.