Mira, Sofia

pag10-copia-e1428671945313Interno di un bar, mattino presto. Tavolini occupati, qualche colpo di tosse, il rumore di una tazzina che cade e si rompe. Il caldo del locale che ti fa aprire la giacca e allentare la sciarpa, perché ti accorgi che stai cominciando a sudare. Loro sono in piedi davanti al bancone, ad aspettare che sia pronta la colazione. Stanno vicini perché stretti tra molte persone, e lui non sembra affatto dispiaciuto da questa prossimità forzata. Lei, capelli scuri raccolti in una treccia morbida e complicata, mangia una brioche staccandone minuscoli pezzi che si porta alla bocca con eleganza. Lui tiene le mani nelle tasche del giaccone e si dondola sui talloni, le orecchie rosse per il riscaldamento e forse l’emozione. È più alto di lei ma sembra più piccolo. Lei gli sorride padrona della situazione, con l’aria di chi sta valutando una possibilità.

“Eh così, stasera stacchi alle sette, giusto?”

“Sì, ho un colore alle cinque. Poi ho finito”

“Ah, ecco, bene. E poi che fai? No, intendo, stasera…magari si potrebbe andare a bere qualcosa, o a mangiare, come preferisci tu”

“Non so, forse potremmo…”

“Mira, Sofia
Sin tu mirada, sigo
Sin tu mirada, sigo
Sé que solo, sé que ya no soy oy oy”

La suoneria di un cellulare, proviene dalla tasca del ragazzo che farfuglia delle scuse alla ragazza e si affretta a rispondere.

“Pronto? Sì, sì, ci sono. No, stavo facendo colazione…sì che l’ho già fatta a casa ma mi andava un caffè. Come dici? Sì, come vuoi tu. No, ho detto come vuoi tu, è uguale! Non insister…ok ok va bene, fammela al sugo la pasta, mamma”

E così dicendo chiude la comunicazione e ogni speranza di una bella serata con la giovane parrucchiera. Che con gesti secchi spolvera le ultime briciole di brioche dal cappotto e si sistema la borsa. Saluta il ragazzo con una pacca sulla spalla, segno inequivocabile che quel caffè insieme sarà l’esperienza più intima che gli concederà. E lui rimane lì, col caffè in mano e una canzonetta estiva nella tasca.

Informazioni su BarbaraB.

Educatrice e mamma, preparatissima sulla teoria e un po' meno efficace nella pratica. Per tentativi ed errori vado avanti, con un carico di ironia come antidoto alle quotidiane fatiche educative.
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