“Mother, dov’è il mio zainetto grigio?”
“Sarà in camera tua, immagino. A cosa ti serve?”
“Beh, ci devo mettere il pigiama e lo spazzolino da denti”
“Ah sì, certo, pigiama e spazzolino. Perché?”
“Perché stasera dormo dal mio amico M, no?”
“Ma non hai la festa di T stasera?”
“Sì, ho la festa di T alle otto, appena finisce quella di L”
“La festa di L? E da dove salta fuori? Non mi avevi detto niente!”
“L’ho saputo anche io poco fa. Sai mica dove potrebbe essere il mio caricabatterie?”
“Aspetta un momento e fammi capire. Dalle tre alle sei festa di L, dalle otto a mezzanotte festa di T, dopodiché dormi da M?”
“Esatto. La maglia della squadra? Domattina c’è la partita, dobbiamo essere in palestra per le dieci”
“Ma tu non giochi questa settimana”
“E allora? la squadra è la squadra”
“Organizzazione impeccabile. Dimentichi niente?”
“Mmmm..pigiama, spazzolino, cellulare..no. Mi sembra che ci sia tutto”
“I compiti! Lo studio!”
“Ah, quello! tranquilla mother, è tutto sotto controllo. Ora ti saluto che è tardi. Ci sentiamo”
E niente. Una vita d’inferno, quella del tredicenne nel fine settimana.
Barbara, mi fai impazzire! Parli di me!!!!
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Di te, di me, di tutte noi 😉
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