“.. Tutti i sintomi che mi ha descritto fino ad ora sono chiaramente un segnale di disagio, ecco. È evidente che lui ha delle motivazioni profonde che lo portano ad agire così, e bisogna avere pazienza. Del resto sono tutti diversi, soprattutto da piccoli, e l’educazione è un percorso lungo e non sempre facile”
“Dottoressa grazie, davvero. Ma io più che una lettura pedagogica avrei bisogno di una lettiera, perché quel piccolo affare peloso, il gatto appena arrivato, il cucciolo di nobile stirpe mi fa tutti i giorni cacca e pipì sul divano. Ora, va bene che è estate e le cose asciugano in fretta, ma sfoderare il divano un giorno si e l’altro pure non era esattamente quello che mi sarei augurata”
“Signora, è lo stress. Deve avere pazienza”
“Ma anche io sono stressata! E non per questo mi metto in un angolo del suo ambulatorio se mi scappa. Questa storia deve finire, non ne posso più. Mi tiene sveglia la notte, fa gli agguati alla piccola che urla e al gatto grande che emette suoni raccapriccianti. Magari se lo facessi un po’ uscire..”
“Ancora un mesetto, prima deve finire le vaccinazioni”
“Un meset.. No! Non ce la posso fare. Ieri è saltato sulla zanzariera, la zanzariera si è aperta di scatto e lui è rimasto appeso come un salame messo a stagionare”
“Ci vuol pazienza, signora”
“Questo gatto è la mia nemesi, vero? Io che ho sempre pensato alle pulizie di casa come l’anticamera dell’inferno giro per casa con lo straccetto e il mocio. Mi sento la schiava Isaura e lei mi dice di portare pazienza. Forse è meglio che vada, arrivederci”
“Signora, aspetti!”
“Eh? Si, mi dica! Le è venuta qualche idea per educare il felino incontinente?”
“No, mi ero dimenticata di dirle che il gatto ha le pulci”
Abbandonare gli animali è da criminali. Quindi penso che me ne andrò io.