Notte fonda
“Ehi, il gatto miagola! Alzati e vai ad aprirgli la porta”
“Piccola, sveglia! devi aprire al gatto”
“Mamma! Dormi? Non senti che il gatto miagola da un’ora? Mio fratello ha svegliato mia sorella che ha chiamato me per andare ad aprire. Su, sveglia!”
“Certo che dormo piccola, sono le tre e ventisette di notte. Ma tu perché svegli me?”
“Perché non voglio essere l’ultima ruota del carro”
“Amore, ma non lo sei affatto. Aprire al gatto è un incarico di grande responsabilità. Ci fidiamo di te, per questo ti hanno chiesto di farlo: sanno che sei brava”
“Dici davvero?”
“Dico davvero”
“Allora vado”
“Brava, e la mamma torna a dormire”
Mattino, a colazione
“Ma alla fine chi ha aperto al gatto stanotte?”
“Io! e sono stata bravissima: gli ho dato pure la pappa!”
“Non mi dire che la mamma ha fregato anche te”
“Perché dici così?”
“Ti ha per caso raccontato che sei stata scelta per un incarico di grossa responsabilità e che si fida di te?”
“..sì, perché?”
“Ci siamo passati tutti, tranquilla. Lo fa per non alzarsi cento volte per notte”
“Tradimento!”
Eh niente, sono stata scoperta. e io che credevo di essere più furba di loro.
🙂
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