“Mami, mami, mami. Ti vedo stanca. Stai qui bella tranquilla che a sparecchiare ci pensiamo io e mia sorella”
“Ma io non voglio sparecchiare!”
“Certo che vuoi, su su forza. A proposito Mami, la cena era ottima! Che fortuna avere una madre così brava in cucina. Dammi il piatto”
“Tieni. Ma per la verità è difficile sbagliare la cottura dei bastoncini di pesce o il condimento dell’insalata”
“Non buttarti giù così, mammina, che sei bravissima. Passami le posate”
“Eccole. Ma sei certa di stare bene? Tua sorella è già scesa a giocare”
“E anche la pasta al pesto di oggi. Meravigliosa, sembrava di stare a Masterchef. Sposta i piedi che passo la scopa”
“Allora mi alzo, visto che sei così gentile. Vado a lavare i dent..”
“Noo! Ferma! Cioè, volevo dire, siediti. Un caffè?”
“Piccola, ora basta. Cosa mi stai nascondendo? Vado a vedere in bagno”
“Giuro che non volevo, non è come sembra, è stato un incidente..”
“Piccola!!!!! Vieni subito qui! Cos’è questo disastro? Sembra che ci abbiano ammazzato qualcuno, nel mio bagno. Ma.. Ma.. Arghhh! Il mio smalto rosso Chanel che è l’unico cosmetico decente che mi concedo! Lo hai rovesciato tutto fino all’ultima goccia. Perché??”
“Ma ho cercato di pulire, vedi? Prima era peggio. È stato un brutto incidente, può capitare a tutti, no?”
“Ma proprio a te e proprio qui doveva capitare?”
“Vabbè, mamma, tranquilla. Che poi non è che ti stava tanto bene quel rosso così acceso, sai? Ora vado che mi chiamano. Ciaone!”
E io sono ancora qui, a chiedermi se sia più grave la perdita della costosa boccetta di smalto o il terribile saluto finale.