“..e poi ho chiesto di andare in bagno un attimo prima che cominciasse a interrogare e l’ho scampata anche stavolta. Quando mi ci metto sono un genio, mother. Adesso ho una gran fame. Che si mangia?”
“Tortellini al sugo”
“Ma è sugo vero? Quello dei pomodori? O è qualcosa di già pronto? Sai che non mi piacciono le cose confezionate mother”
“Ehm..pomodori, certo. Avrei preparato volentieri anche la pasta fatta in casa, peccato che si è fatto tardi al lavoro. Mangia!”
“Mangio, mangio. Prima vado a prendere l’acqua. Ma cosa.. Mammaaaa! Cos’è questa confezione? Quattro salti in padella?? Avevi detto che i tortellini erano veri! È un inganno!”
“Va bene, ti ho ingannato. Segnati anche questa da rinfacciarmi quando sarai grande. Ma adesso vai a mangiare”
“Ma non mi piacciono le cose pronte! E io devo mangiare! Oggi a scuola abbiamo usato un programma per calcolare il nostro indice di massa corporea. Ho messo i dati, ho premuto invio e sai cosa è uscito sullo schermo? Contatta un medico. Io DEVO mangiare e nutrirmi!!!”
“Se non abbassi la voce avrai bisogno sì di un medico, mio caro. Se hai fame mangia quello, ti è ancora andata bene che sono passata di corsa dal supermercato”
“Se non crescerò sarà colpa tua, sappilo”
“Va bene, farà compagnia a tutte le colpe che mi prendo, non c’è problema”
“Mamma?”
“Cosa??”
“A scuola ho calcolato anche l’indice di massa corporea della piccola. Sai cosa è uscito?”
“No e non lo voglio sapere. E ti dirò di più: da questo momento non lo ricordi più nemmeno tu. E guai se glielo vai a raccontare, che si preoccupa già troppo”
“Oook mother, tranquilla. Dimenticherò. Però siamo nei guai”