Io non amo gli stereotipi, dubito delle etichette e sfuggo dalle categorie. Cerco di non generalizzare e sono ben lontana dalle polemiche di genere. Non mi interessano il rosa e l’azzurro e penso che giochi, sport, film ed esperienze siano per tutti e che i bambini si crescano prima di tutto come persone.
Tuttavia a volte basta un pomeriggio lungo di un inizio maggio freddo per arrendersi alle differenze tra maschile e femminile, in uno stereotipo che da sempre cerchi di evitare ma che ti cattura tuo malgrado.
Lui, dodici anni, raffreddore.
“Mamma, sto malissimo, non ce la posso fare”
“Cosa ti senti?”
“Ho il naso chiuso e mal di gola, soffro terribilmente. Perderò anche la gita”
“Su coraggio. Febbre non ne hai, la gola è appena arrossata. La gita è fra quattro giorni, possiamo ancora nutrire speranza. E’ solo un raffreddore”
“Solo un raffreddore? Come puoi dire una cosa del genere? Vorrei vedere se l’avessi tu. Per favore passami il cellulare e il tablet, non posso muovermi dal divano, ho i capogiri”
Lei, dieci anni, lo stesso raffreddore.
“Mamma, i fazzoletti di carta sono quasi finiti, meglio comprarli. Adesso mi faccio una camomilla, magari aiuta”
“Fammi sentire se sei calda, vieni qui”
“Non ho la febbre, l’ho provata. mi metto un po’ di crema sul labbro perché è arrossato. Facciamo la pastina per cena? Vorrei qualcosa di caldo per guarire. Il lunedì è l’unico giorno bello per andare a scuola, si fa teatro”
La piccola, sette anni e ancora nessun raffreddore.
“Se mio fratello non ce la fa posso avere io la sua stanza?”
Ci sono i maschi, ci sono le femmine. E poi ci sono le sorelle avvoltoio.
Gli uomini ammalati non sono uno stereotipo…sono un dato di fatto…..
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Una verità inconfutabile 😉
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