“Mother, le mie preghiere sono state esaudite: non sono stato interrogato in storia. C’è mancato tanto così ma ce l’ho fatta! Alleluia!”
“Che bella notizia! Così hai tempo per studiare ancora, perché ieri avevi le idee un po’ confuse su colonialismo e libertà”
“Cosa?? Studiare ancora? Ma non ho storia fino a venerdì! C’è tantissimo tempo!”
“No che non ce l’hai, il tempo. Il tempo è ora. Sai cosa faceva la mia professoressa di latino del liceo? Entrava in classe col sacchettino dei numeri della tombola e estraeva gli interrogati del giorno. Mai una certezza, mai una gioia. Eravamo sempre all’erta. Quando era cattivissima si metteva una fascia nei capelli. Io ancora oggi ho timore delle fasce e terrore della tombola. Quindi non lamentarti e studia”
“Ma perché? Sono tutti morti! Mi sembra già tanto sapere questo. Per tutto il resto c’è Google”
“Google un cavolo. Apri il libro e studia. Altrimenti spengo il wi-fi”
“Va bene hai vinto, madre crudele. Fammi vedere i capelli: mi sa che la fascia ce l’hai pure tu”