Al supermercato, mamma e figlie. Come tradizione di famiglia, non si prende il carrello perché le cose da comprare non sono più di tre, per poi ritrovarsi con le braccia cariche di cartoni di latte, pacchi di biscotti, confezioni in offerta di cosce di pollo e altri generi alimentari di prima necessità.
Arriviamo alla cassa fai da te, che rientra a pieno titolo nella top ten dei giochi preferiti delle bambine. Le regole sono poche ma inviolabili: si passa un prodotto per uno e il bancomat lo usa solo la mamma. Comincia la piccola, che non trova il codice a barre nel pacco dei vietatissimi biscotti con gocce di cioccolato. Interviene la sorella strappandoglielo di mano. La piccola, con la calma e la serenità che la contraddistingue strilla il nome della sorella così forte da farsi sentire pure nell’altro punto vendita del supermercato, due paesi più in giù. Nel frattempo le persone che aspettano di usare la cassa sono già diventate tre. Intervengo facendo sfoggio di tutte le mie competenze pedagogiche per sedare il conflitto tra sorelle, minacciandole sottovoce di non far loro usare mai più l’amata cassa. Sotto ricatto, le sorelle procedono in relativa calma, o forse dovrei dire eccessiva. Le persone in fila ora sono cinque e si scambiano delle occhiate eloquenti. Ma ormai mancano solo un paio di articoli e mi convinco di potercela fare, a pagare prima e recuperare l’altro figlio poi. Finché la piccola, non si sa come, schiaccia un tasto che cancella tutti i prodotti già passati.
“Nooo! Dobbiamo ricominciare! Guarda mamma!”
“Ma non è possibile! Ancora? Ma cosa ti ripeto sempre?”
“Che l’unico smalto rosso degno di questo nome è Chanel?”
“Nooo! Non quello! Che non devi schiacciare senza leggere! Siamo pure in ritardo. Su su svelte! Ripassiamo tutto”
Le persone dietro di noi non cercano nemmeno di mascherare il fastidio e il disappunto per la lunga attesa. Più veloci che mai arriviamo all’ultimo prodotto.
“Ok, adesso schiaccia il tasto bancomat così pago”
“Fatto”
“…”
“Mamma? Forza, che la gente aspetta!”
“Mamma?”
“Ho dimenticato a casa il bancomat”
Abbiamo lasciato la spesa nei sacchetti, evitato il linciaggio dei clienti in attesa, recuperato il bancomat e pagato quanto dovuto.
E da domani e per sempre, la spesa la farò on line.