
Il primogenito s’è alzato prima, è sceso silenzioso in cucina, ha preparato il caffè e svuotato la lavastoviglie.
Sapeva che ero molto stanca e ha pensato di farmi alzare un po’ più tardi.
La mezzana ha sistemato la sua stanza.
L’armadio sembra una vetrina, nei cassetti non c’è più niente di appallottolato malamente.
Ha persino tolto i capelli dalla spazzola, quella coi cui resti si potrebbe fare un parrucchino.
La piccola ha preso nove in francese, la sua lingua preferita. La professoressa a colloquio mi ha detto, sorridendo, che in tanti anni di insegnamento raramente ha trovato alunni tanto portati per questa lingua.
La parrucchiera mi ha fatto delle onde nei capelli bellissime, che mi incorniciano il volto riposato e luminoso.
Il punto di rosa sulle unghie, dopo una rilassante manicure, è proprio quello che desideravo.
Il piccolo ma sovrappeso felino ha imparato a usare il passa gatto, e ora è autonomo e felice, non ha più bisogno di buttarmi giù dal letto per farsi aprire la porta.
Il fidanzato mi ha detto che sono bravissima a impilare il cartone da buttare e che non ho rivali nell’aprire la pellicola trasparente da cucina.
Ecco la prima pagina del mio nuovo libro. Ho cambiato genere, mi sono data alla fantascienza.