Caro Marco Mengoni,
Anche quest’anno ci siamo ritrovati.
La mezzana è arrivata carica di entusiasmo e preparatissima su tutti i testi, ripetuti come un mantra nelle ore altrimenti dedicate allo studio.
Nelle tasche del giaccone, mentre tu ti esibivi in una mirabile esecuzione de l’essenziale, noi ritrovavamo i resti del sushi all you can eat dove era stata con le compagne a pranzo.
L’ultimo giro di Nigiri e Futomaki non ha trovato posto nelle loro pance ma nelle tasche sì, per paura di doverli pagare.
La piccola è giunta al forum con il trasporto e l’emozione di chi per la prima volta sperimenta la musica dal vivo.
Cellulare alla mano, voce tonante e balli scatenati. Nulla si è fatta mancare di questa esperienza ricca di gioia, commozione, risate.
Ha abbracciato me e la sorella con l’affetto che da piccina riservava al Babbo Natale del supermercato.
Un grande spettacolo, te lo devo.
L’atmosfera, la tua voce, le mie due ragazze perdutamente innamorate dei tuoi occhi scuri, la tua coscienza ecologica e il movimento di bacino.
Quindi grazie, davvero.
Ho delle amiche costrette ad andare ai concerti di Coez, io sono decisamente fortunata.
Per concludere, anche io credo negli esseri umani.
A parte quando ci metto un’ora e un quarto per uscire dal parcheggio a fine concerto.
Ci si rivede, presto.