Quattordici

Crescono i capelli, gli alberi e i denti da latte.

Cresce la paura, la pancia e il debito pubblico.

Crescono i figli, soprattutto se primogeniti.

Cresci tu, mio ragazzo grande.

Per un po’ abbiamo girato l’allegro luna park della tua infanzia, con lo zucchero filato e le musichette felici, mano nella mano.

Oggi siamo dentro il labirintico castello degli specchi dell’adolescenza, la colonna sonora è il rap e nelle mani tieni il cellulare.

Vaghiamo tra i corridoi, cercando l’uscita, mentre ogni specchio riflette un’immagine diversa di noi. A volte ci piacciamo, altre meno. A volte ci viene da ridere, altre ci facciamo paura. Ma sono le immagini ad essere diverse perché poi siamo sempre noi. 

Tu con quel sorriso canzonatorio, quegli occhi tra il verde e l’azzurro che hai preso in eredità e non da me, tu che piano piano, ma con una costanza simile alla goccia che scava, metti un centimetro dopo l’altro e ora gli abbracci sono un testa a testa.

Tu, che vivi di magia e di trucchi, che fai scomparire e riapparire, le carte e il mio sorriso.

Tu che ti senti più imparentato coi tuoi amici che con noi, e se potessi ci faresti pure il pranzo di Natale.

Tu che sei sempre più fuori che dentro, che come me vuoi vedere il mondo ed è una gioia quando lo facciamo insieme.

Tu che quando hai le cuffiette nelle orecchie il cappuccio sulla testa, ora lo so, sei dentro di te, non lontano da me.

Benvenuti, quattordici.

Buon compleanno ragazzo mio grande.

Da chi osserva, aspetta e ammira. E fa sempre il tifo per te.
La tua Mother

Informazioni su BarbaraB.

Educatrice e mamma, preparatissima sulla teoria e un po' meno efficace nella pratica. Per tentativi ed errori vado avanti, con un carico di ironia come antidoto alle quotidiane fatiche educative.
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3 risposte a Quattordici

  1. Paroledipaola ha detto:

    Auguri cari…..

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