Il grande e la mezzana in cucina, a dividersi il tavolo.
La piccola in sala, al suo fianco la carrozzina con Alice, la bambola del cuore che accudisce come la più amorevole delle mamme pur dichiarandosi sorella. Essere madre, ha sentenziato, fa diventare vecchi anzitempo. Quaderni, libri, evidenziatori e matite in ordine sparso. Tre zaini sul pavimento, due diari aperti sul giorno sbagliato, una gomma rossa e blu sotto la sedia. E’ l’ora x, quella dei compiti.
“No, mamma, non è così! Le brocche di Enzo Penso dicono che si fa così!”
“Le brocche di chi?”
“Enzo Penso, chi sennò? Per fare venticinque più nove bisogna fare più dieci meno uno, chiaro?”
“Secondo me sei tu che sei sbroccata, sorella”
“Zitto tu e metti via il cellulare, ti ho visto che stai giocando. Devi studiare scienze, domani c’è la verifica”
“Keep calm mother, tutto sotto controllo. Sono preparatissimo. Gli idrocarburi sono orgasm…”
“ORGANISMI! Leggi bene! E tu, invece? A che punto sei con storia?”
“Devo andare in bagno”
“Non è possibile. Sarebbe la terza volta. La storia ti provoca immancabilmente misteriosi mal di pancia”
“Ma glielo hai detto alla mamma che hai preso sei meno meno meno nell’interrogazione?”
“Fatti gli affari tuoi! Cosa ti interessa! Spione!”
“Mamma, Enzo Penso dice che per fare meno undici bisogna contare meno dieci meno uno”
“Dì a Enzo Penso di farli lui, i conti. E tu, invece? Che voto sarebbe un sei con tutti quei meno?”
“Boh. Forse alla maestra dispiaceva darmi cinque, sa che ci rimango male”
“Forse se studiassi non ci rimarrebbe male nessuno, no? Allora, seduta. Gli Etruschi..”
“Mamma guarda! I lipidi sono grassi. Come la piccola!”
“Mammaaaaa! Digli di smetterla o gli tiro gli acquarelli”
“Mother, io farei una pausa”
“Immagino che tu sia affaticato. Stai studiando da quasi otto minuti, non sia mai che arrivi a dieci senza una boccata d’aria”
“Oh, bene. Vedo che mi capisci mother”
“Zitto, seduto e studia! E piantala con ‘sto mother!”
Il momento dei compiti dovrebbe essere inserito di diritto nella lista dei crimini contro l’umanità. E forse anche Enzo Penso.
Non mi viene un commento intelligente, ma lo trovo esilarante, per cui lo giro sul gruppo.
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